FLEPAR Inail formula proposte operative per una PA a servizio di cittadini ed imprese, a sostegno del mondo impresa-lavoro e delle PMI. Sviluppa le competenze interdisciplinari dei professionisti pubblici per riforme: PA, sicurezza sul lavoro, giustizia, legalità, prevenzione della corruzione.

Ad attività sindacale FLEPAR affianca una intensa attività propositiva e di studio, fornendo contributi in materie strettamente correlate ai compiti istituzionali Inail: si pone come un laboratorio di idee e progetti caratterizzato da un approccio concreto, frutto dell'esperienza diretta sul campo.

Associazione apolitica e senza scopo di lucro, con carattere sindacale, col fine di tutelare interessi giuridici, economici, e funzione, professionalità, dignità e autonomia dei Professionisti Inail.
Interlocutore sindacale dell'Amministrazione, siede con piena legittimazione a tutti i tavoli sindacali.

Nel corso della storia di FLEPAR Inail abbiamo compreso che non sempre è sufficiente avere una buona idea, svilupparla e proporla nelle giuste sedi ma è altrettanto importante la modalità con la quale questa iniziativa viene veicolata e comunicata. Ci siamo resi conto che una comunicazione adeguata e moderna costituisce un valore aggiunto.

Audizione della Segretaria Generale FLEPAR e CODIRP Tiziana Cignarelli avanti la Commissione Giustizia della Camera per proposte di legge C. 482 e C. 2722 sul rapporto di collaborazione professionale dell'avvocato in regime di monocommittenza

Oggi la Segretaria Generale FLEPAR e CODIRP, Tiziana Cignarelli, è stata audita dalla Commissione Giustizia della Camera per le proposte di legge C. 482 e C. 2722 sul rapporto di collaborazione professionale dell'avvocato in regime di monocommittenza. L’intervento può essere seguito qui: https://www.radioradicale.it/scheda/666826/commissione-giustizia-della-camera-dei-deputati?i=4426696

Comunicato stampa:

LAVORO: FLEPAR ALLA CAMERA, 'REGOLAMENTARE L'ATTIVITA' SVOLTA DA AVVOCATI E LE INCOMPATIBILITA'' = Segretaria generale Cignarelli, 'Una proposta che riguarda oltre 20mila professionisti' Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "Accogliamo con favore la proposta di regolamentazione dell'attività svolta da avvocati in regime di monocommittenza, che attualmente -secondo i dati elaborati dalla Cassa Forense- riguarda oltre 20mila professionisti. Persone non in grado di sostenere i costi per un proprio studio, chei orientano perciò verso la collaborazione con studi privati, trovandosi in una condizione che oscilla tra libera professione e lavoro dipendente, senza i vantaggi della prima, né le garanzie del secondo". Lo ha detto Tiziana Cignarelli, Segretaria generale della FLEPAR, in audizione alla Camera nell'ambito dell'esame delle proposte di legge sulla incompatibilità dell'esercizio della professione di avvocato. "È certo -ha continuato - che questi 20mila prestano attività lavorativa in regime di monocommittenza nei confronti di un unico studio legale: una società tra avvocati, un'associazione professionale o uno studio che fa capo a un singolo. Rapporti di lavoro, questi, che hanno le caratteristiche del lavoro subordinato: collaborazione, continuità delle prestazioni, osservanza di un orario di lavoro, il versamento di una retribuzione sempre uguale e a cadenze fisse, il coordinamento dell'attività lavorativa all'assetto organizzativo dato dal monocommittente, l'assenza in capo al lavoratore di una sia pur minima struttura imprenditoriale. L'individuazione di tali rapporti, che riguardano circa il 13% degli avvocati, si rileva parametrando i valori Iva con quelli Irpef, perché questi avvocati fatturano sempre la stessa cifra, nei confronti dello stesso committente". "Riteniamo necessario che questi legami siano disciplinati e tutelati anche modificando la legge 247/2012, che all'articolo 18 lettera d) dichiara l'incompatibilità della professione di avvocato 'con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di lavoro limitato'".

Esistono già nell'ordinamento italiano esempi di avvocati in regime speciale di dipendenza, come quello degli avvocati pubblici, connotato da caratteristiche primarie di autonomia e indipendenza per la consulenza e difesa delle amministrazioni pubbliche, costituendo nel contempo un presidio di legalità per l'intero sistema giudiziario e pubblico. "A nostro avviso -sottolinea Cignarelli- il progetto di legge 428, a prima firma Gribaudo, consente di superare l'incompatibilità da più parti segnalata senza grandi traumi per l'impianto normativo esistente. Riteniamo che il rapporto di lavoro subordinato comunque non debba essere l'unica scelta offerta all'avvocato che opera in regime di monocommittenza, al quale deve essere offerta la possibilità di accedere a diverse tipologie di inquadramento o a più rapporti di collaborazione, come già avviene non solo negli altri Paesi europei, ma anche per altri ordini professionali italiani". Occorre pensare agli avvocati della nuova generazione e "prendere atto del fallimento di approcci che hanno portato la classe forense a perdere peso e capacità di essere promotore dei mutamenti che invece li hanno spesso visti soccombere. Ecco perché occorre pensare a una subordinazione diversa dai canoni abituali, ma adattata all'esercizio della professione forense di rango costituzionale, alla sostanza di un ruolo e di una funzione che non possono essere etereo-organizzate. Devono rispettare i principi deontologici, di autonomia di giudizio e tecnica, oltre che organizzativa. In difetto, la subordinazione non supererebbe i principi della legge professionale. Le distinzioni ataviche tra autonomo, para-ordinato e subordinato, che portano alcuni a preferire per gli avvocati monocommittenti il rapporto para subordinato, stanno consentendo tutele e progresso ai giovani avvocati?". (Adnkronos)

Alleghiamo il contributo FLEPAR acquisito dalla Commissione.