FLEPAR Inail formula proposte operative per una PA a servizio di cittadini ed imprese, a sostegno del mondo impresa-lavoro e delle PMI. Sviluppa le competenze interdisciplinari dei professionisti pubblici per riforme: PA, sicurezza sul lavoro, giustizia, legalità, prevenzione della corruzione.

Ad attività sindacale FLEPAR affianca una intensa attività propositiva e di studio, fornendo contributi in materie strettamente correlate ai compiti istituzionali Inail: si pone come un laboratorio di idee e progetti caratterizzato da un approccio concreto, frutto dell'esperienza diretta sul campo.

Associazione apolitica e senza scopo di lucro, con carattere sindacale, col fine di tutelare interessi giuridici, economici, e funzione, professionalità, dignità e autonomia dei Professionisti Inail.
Interlocutore sindacale dell'Amministrazione, siede con piena legittimazione a tutti i tavoli sindacali.

Nel corso della storia di FLEPAR Inail abbiamo compreso che non sempre è sufficiente avere una buona idea, svilupparla e proporla nelle giuste sedi ma è altrettanto importante la modalità con la quale questa iniziativa viene veicolata e comunicata. Ci siamo resi conto che una comunicazione adeguata e moderna costituisce un valore aggiunto.

Pubblicata la Direttiva del Governo sul lavoro agile nella P.A.

E' stata pubblicata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, a firma del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, con cui - in esecuzione dell'art. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124 sulla "riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche" - vengono fornite linee guida per la promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

La Direttiva avvia la sperimentazione del "lavoro agile" (c.d. smart working) presso le pubbliche amministarzioni, con l'obiettivo esplicito di facilitare la conciliazione tra vita e lavoro, mantenendo inalterate le opportunità di crescita e di carriera, nonché la produttività della P.A..

Il Governo si pone anche l'obiettivo di fare in modo che, entro tre anni, in ogni Amministrazione un numero di lavoratori pubblici fino al 10% dei dipendenti in servizio si possa avvalere delle nuove modalità di lavoro agile.

La Direttiva prevede anche le modalità di valutazione della performance per questa tipologia di lavoro, prevedendo che le amministrazioni pubbliche che vogliano sperimentare con successo lo smart working sono chiamate a:

• rafforzare i metodi di valutazione improntati al raggiungimento dei risultati a fronte di obiettivi prefissati e concordati al fine di adattarli a un’attività lavorativa gestita per obiettivi e a valutare gli esiti nell’ambito della misurazione della performance;
• realizzare un’analisi/revisione preliminare dei processi e delle attività, per individuare quali contenuti e quali funzioni si prestano meglio alla flessibilità dei tempi di lavoro;
• fissare obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro e per la sperimentazione di forme di smart working.
ed eventualmente:
• a realizzare un’indagine sulla domanda di flessibilità espressa dai lavoratori (questionari, interviste, focus group);
• a monitorare e valutare l’impatto del lavoro agile sulla performance organizzativa.